Alì Babà - Maiora parfum
Alì Babà - Maiora parfum
Alì Babà di Maiora Parfum
Il Naso di questa fragranza è Antonio Gigli.
Fraganza Unisex
-Le note di testa sono :Rum, Arancia Candita e Scorza di Limone;
-le note di cuore : Chiodi di Garofano, Babà e Patchouli;
-le note di base :Vaniglia, Ambra, Muschio Vegetale e Legno di Cedro.
EXTRAIT DE PARFUM - formato 30ml
Descrizione:
Chi di noi non conosce la storia di Alì Babà?
Vi assicuro: non in questo verso.
Nel tempo dei tempi, in una città di Napoli, vivevano due fratelli: Qassim e Alì Babà. Quando il padre di costoro, uomo di modeste risorse, fu passato nella misericordia del Signore, i due fratelli, in parti uguali, si divisero i beni lasciati dal genitore. Certo l'eredità non migliorò di molto la condizione dei due fratelli, perchè i beni lasciati dal padre erano ben poca cosa, ma Qassim fu di gran lunga più fortunato., in quanto conobbe e sposò una giovane donna di "buona famiglia".
Alì Babà viveva invece in una povera casa, dopo sposatosi con una povera donna come lui e l'unica sua ricchezza era quella di possedere tre somari. Un giorno qualunque, mentre percorreva le salite per raggiungere la vetta del Monte Somma, sentì un rumore sordo avvicinarsi.
Pensò agli zoccoli dei cavalli e, poichè quel luogo era privo di vie di passaggio e molto solitario, temè fin da subito trattarsi di una banda di ladri al galoppo. Aveva perfettamente ragione, ma la sua mente fu così pronta e lucida da permettergli di salire sul ramo di un albero per tenersi nascosto.
Si avvicinarono e li contò tutti: esattamente quaranta, quaranta ladroni. Colui che guidava la banda, nel silenzio assordante degli altri, urlò: "Apriti sesamo!" e, non appena detto queste parole, una roccia girò su se stessa e si spostò, dando spazio ad un piccolo varco dove tutti e quaranta, in fila indiana, iniziarono a scendere. Alì Babà restava incredulo ed incuriosito e, non appena uscirono tutti da quello strano posto e poi si allontanarono, egli scese dall'albero. Era troppo curioso di sapere cosa ci fosse in quel luogo così strano e si ricordò le parole dette da uno dei quaranta ladroni, affinchè la roccia si spostasse e gli permettesse l'entrata.
Con trepida curiosità, iniziò a scendere lentamente e, una volta che le suole delle sue scarpe calpestarono l'ultimo gradino, i suoi occhi rimasero increduli di guardare ciò che dinanzi a lui stava vedendo.
C'erano scrigni stracolmi di monete e pietre di un dorato accecante, ma si soffermò su ciò che, secondo lui, era ancora di più prezioso. In un angolino, quasi messi a parte, migliaia di babá napoletani da immergere ancora nel rum. Il profumo era così forte da fargli venire l'acquolina in bocca e subito si precipitò su di essi. Ne mangio uno... due... tre... Poi si fermò a pensare.
Pensava alla sua gente, a quella che non aveva ricchezze proprio come lui e, senza esitare, prese un paio di sacchi portati da casa per riempirli di legna e iniziò, invece, a infilarci decine e decine di quei magnifici dolcetti dall'odore irresistibile.
Durate il tragitto che portava a casa, aveva solo un pensiero fisso nella mente: sua moglie e la sua gente; non vedeva l'ora di sfamarli con quel suo meraviglioso bottino. Arrivato sul posto, iniziò a fischiettare forte e a urlare nomi a caso, la gente si affacciava... Iniziò ad aprire i sacchi e d'improvviso una folla si unii tutta intorno a lui. Uomini, donne, bambini e la sua donna, tutti erano felici. Iniziarono ad acclamarlo, lo caricarono tra le braccia e iniziarono a farlo saltare in aria, sempre più in alto.
Da quel momento in poi, felicemente, Alì Babà divenne il Re dei babá tra la sua povera gente.